Buon compleanno ai cocci da rimettere a posto

Tra gli auguri arrivati oggi per il mio compleanno, c’era una citazione che penso mi porterò dentro: “But when people say, Did you always want to be a writer?, I have to say no! I always was a writer”. Vi avviso che quello che segue è un pensiero intimo, ma io non ho scelto. Sono questo: irrazionalità che si fa inchiostro, senza pudore alcuno.

Questa va alle mie insicurezze eterne, ai mostri con cui vado a dormire, agli sbagli per cui ho smesso di piacermi, alle cattiverie che continuo a ripetermi, alle paure che non so affrontare, alle cicatrici che mi porto addosso, sulla pelle, nella testa e sulla penna. Chi capirà, ha un posto assicurato nell’anima. 

Ti guardo e penso che negli ultimi tempi sei cambiata un sacco.
“In peggio” rispondi d’istinto, ed io lì ogni volta ad elencarti con pazienza le tante cose in cui sei riuscita,  pur partendo dal presupposto di non essere adatta. Hai stupito un bel po’ di gente, te ne sei accorta?
Eppure per te tutto il cuore che metti non basta. Continui ad avercela con te stessa, reduce di errori che ti hanno segnata, tanto da condannarti ogni giorno, da convincerti che il bene che arriva è un regalo, e il male è tutto meritato. Ti osservo e mi dispiace per come continui a trattarti. Ecco perché oggi che compi gli anni, mi sento di augurarti una cosa sola: per favore… impara a perdonarti. 

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